FAQ
L’unico trattamento che ha resistito nel tempo perché efficace e di pratica esecuzione è l’ooclusione.
Fonte: Guida alla professione di ortottista. Coordinamento scientifico Dilva Drago. Capitolo 3. Patologie di interesse ortottico
No. Non è sufficiente chiudere l’occhio dominante. È fondamentale essere sicuri che il materiale dell’occlusore sia adesivo e delicato, ma soprattutto che non permetta una visione in trasparenza: questo diminuirebbe notevolmente l’efficacia della terapia, fino a vanificarla. L’ideale è che il cerotto sia dotato di uno schermo interno fotoassorbente capace di schermare completamente la luce.
Sì, esistono più misure a seconda dell’età e delle dimensioni del viso del bambino.
No, se il cerotto occlusore si applica sulla lente si lascia la possibilità al bambino di “sbirciare” fuori dagli occhiali, rendendo inefficace il trattamento.
Non esiste un tempo definito: solitamente si prosegue fino a quando entrambi gli occhi non vedono allo stesso modo e vengono usati dal bambino in uguale misura.
Più il bambino è piccolo, meno tempo durante la giornata porterà il cerotto. Più l’ambliopia è di recente insorgenza, più il trattamento sarà breve. Allo stesso modo meno profonda è l’ambliopia, meno durerà il bendaggio nel tempo. Di contro, più il bambino è grande e più l’ambliopia sarà profonda: il bendaggio sarà importante e andrà portato per lungo tempo.
Fonte: Guida alla professione di ortottista. Coordinamento scientifico Dilva Drago. Capitolo 3. Patologie di interesse ortottico
Il bendaggio deve essere eseguito mentre il bambino è impegnato visivamente: disegnare e colorare, fare i compiti, guardare la televisione o giocare, meglio ancora quando sta imparando nuove cose (mentre dorme, ad esempio, non vi è nessuno stimolo alla visione ed è inutile portare il cerotto).
Il piccolo può condurre la sua vita normalmente, come faceva prima: bisogna avere solo la precauzione, nelle prime applicazioni dell’occlusione quando il visus – ossia la capacità dell’occhio di vedere distintamente gli oggetti, la sua “risoluzione” – è ancora basso, di evitare attività potenzialmente pericolose come, ad esempio, sfrecciare in bicicletta sulle strade, attraversare la strada da solo, ecc…
Sarebbe meglio di no. Attenersi alla terapia prescritta è fondamentale per la riuscita del trattamento.
I cerotti occlusori per le terapie ortottiche sono composti da materiali e collanti generalmente ben tollerati dalla pelle affinché sia ridotto al minimo il rischio di allergie o prurito. In caso di allergie occorre sospendere la terapia.
Non dovrebbe accadere, ma dopo lunghe terapie è normale che la pelle sia più sensibile. Solitamente il rossore, se presente, sparisce in poco tempo. Eventualmente, quando necessario, può essere messa una crema lenitiva su consiglio del proprio pediatra.
Se applicato correttamente, il cerotto non dovrebbe staccarsi. Sarebbe sempre utile detergere la pelle e asciugarla bene prima di applicare il cerotto e premere leggermente l’adesivo con le dita una volta applicato l’occlusore.
No, la terapia occlusiva si effettua durante la giornata secondo le indicazioni e negli orari prescritti dal professionista.
In qualsiasi farmacia o parafarmacia.
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