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Rimedi contro lo strabismo nei bambini: scopri i patch oculari

Rimedi contro lo strabismo nei bambini: scopri i patch oculari

Lo strabismo nei bambini, noto anche come deviazione binoculare, è una condizione in cui gli occhi non si allineano correttamente e puntano in direzioni diverse: questa mancanza di convergenza può manifestarsi costantemente o solo in momenti specifici. La corretta identificazione e diagnosi dello strabismo richiede un’esplorazione delle sue cause, tipologie, sintomi, diagnosi e trattamenti disponibili, tra cui anche i patch oculari.

Le tipologie di strabismo nei bambini[1]: i termini per parlare un linguaggio comune

Lo strabismo nei bambini viene classificato in diverse tipologie in base a criteri quali la direzione della deviazione, le circostanze in cui essa si verifica, e se essa è costante o intermittente. Tale classificazione si avvale di una terminologia specifica:

  • Eso: indica una deviazione verso il naso (deviazione nasale).
  • Exo: riferisce a una deviazione verso la tempia (deviazione temporale).
  • Iper: descrive una deviazione verso l’alto.
  • Ipo: denota una deviazione verso il basso.

Inoltre, si è soliti distinguere tra:

  • tropia: una deviazione manifesta, visibile quando entrambi gli occhi sono aperti e la visione è binoculare. Può essere costante o intermittente, interessando uno o entrambi gli occhi;
  • foria: una deviazione latente, rilevabile solo con la visione monoculare, come quando un occhio è coperto. In questa condizione, il cervello corregge attivamente il disallineamento minore mediante i muscoli extraoculari.

Al tempo stesso, le deviazioni si possono classificare ulteriormente in:

  • concomitante: quando la deviazione mantiene la stessa ampiezza in tutte le direzioni dello sguardo, indicando una forza muscolare extraoculare proporzionalmente bilanciata;
  • incomitante: quando la deviazione varia in ampiezza o grado a seconda della direzione dello sguardo, suggerendo irregolarità nelle dinamiche muscolari o restrizioni meccaniche che influenzano il movimento oculare.

La diagnosi di strabismo nei più piccoli, anche quando non è manifesto

Durante i controlli di routine nei bambini sani, lo strabismo può essere identificato attraverso una combinazione di anamnesi ed esame oculare approfondito. Possono essere interrogati i genitori o i caregiver sulla presenza di strabismo o ambliopia nella storia familiare, oltre ad avviare eventuali osservazioni di deviazione dello sguardo del bambino, comprese le circostanze di comparsa, la frequenza e la preferenza di utilizzo di un occhio per la fissazione.

L’esame obiettivo comprende la valutazione dell’acuità visiva, dei riflessi pupillari e dell’ampiezza dei movimenti extraoculari. L’impiego della lampada a fessura permette di individuare eventuali cataratte, mentre l’esame del fondo oculare è fondamentale per identificare anomalie strutturali o patologie, quali il retinoblastoma.

Il test del riflesso corneale alla luce si rivela uno strumento utile per uno screening iniziale, sebbene presenti limitazioni nella rilevazione di deviazioni minori. Si osserva la simmetria del riflesso luminoso nelle pupille del bambino, con differenze indicative di strabismo: in presenza di exotropia, il riflesso appare spostato nasalmente, mentre in caso di esotropia, si localizza temporalmente al centro pupillare.

I patch oculari nel trattamento dello strabismo accompagnato da ambliopia

L’uso di patch oculari rappresenta una metodologia comune nel trattamento dello strabismo nei bambini, in particolare quando è associato all’ambliopia, comunemente nota come “sindrome dell’occhio pigro”. Questa prassi consiste nell’occludere l’occhio dominante per stimolare l’uso dell’occhio più debole, migliorando così la forza muscolare e la coordinazione visiva.

L’occlusione induce il cervello a utilizzare l’immagine proveniente dall’occhio non dominante, migliorando la sua capacità visiva e contribuendo al recupero della visione binoculare. Questo processo aiuta a prevenire l’ambliopia e può contribuire a correggere l’allineamento degli occhi nel tempo.

L’utilizzo di patch oculari per lo strabismo è generalmente personalizzato, basato sull’età del bambino, la gravità dello strabismo e la presenza di ambliopia. Il periodo di occlusione può variare da poche ore al giorno a tutto il giorno, e la durata del trattamento può estendersi da mesi a anni, a seconda della risposta individuale e del progresso nel riallineamento oculare.

Studi hanno dimostrato che l’uso regolare di patch oculari può migliorare significativamente l’acuità visiva nei bambini con ambliopia associata allo strabismo e che i risultati rimangono ben visibili anche a distanza di 1 anno nell’80%[2] dei casi. Tuttavia, la successiva correzione dello strabismo stesso può richiedere ulteriori interventi, come esercizi ortottici, lenti correttive o chirurgia

[1] Fonte: https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/pediatria/difetti-e-anomalie-oculari-nei-bambini/strabismo

[2] Fonte: https://www.aao.org/education/basic-skills/amblyopia-patching-faqs FAQ 9