L’utilizzo dei patch oculari nei bambini è una pratica clinica consolidata e particolarmente indicata per il trattamento dell’ambliopia, comunemente nota come “sindrome dell’occhio pigro”.
Si tratta quindi di una pratica terapeutica essenziale per correggere questa condizione nei bambini, sfruttando la notevole capacità di recupero visivo tipica dell’età evolutiva. La collaborazione tra medici, genitori e bambini è cruciale per garantire il successo del trattamento, trasformando la sfida dell’occlusione in un percorso di crescita e miglioramento della qualità della vista.
Quando vengono prescritti i patch oculari
I patch oculari vengono prescritti nei bambini principalmente per il trattamento dell’ambliopia, una condizione visiva che si manifesta quando uno degli occhi presenta una ridotta acuità visiva non correggibile con l’uso di occhiali. Questo deficit visivo, se non trattato tempestivamente, può comportare dei danni permanenti al visus.
Inoltre, si ricorda che ci sono altre condizioni che, dopo un’attenta diagnosi , possono giustificare la prescrizione dell’uso dei patch oculari:
- anisometropia: quando c’è una significativa differenza di refrazione tra i due occhi, il cervello tende a favorire l’occhio con la vista migliore, ignorando le immagini provenienti dall’occhio più debole. Questo può portare a una riduzione dell’acuità visiva in quest’ultimo;
- strabismo: o di una deviazione dell’asse visivo di uno degli occhi. In questa situazione il cervello può sopprimere l’immagine proveniente dall’occhio deviato per evitare la doppia visione, portando all’ambliopia;
- ostacoli fisici che impediscono alla luce di raggiungere la retina in modo ottimale, come la cataratta congenita, può causare ambliopia: in questi casi, il patch viene utilizzato dopo l’intervento chirurgico per rimuovere l’ostacolo, per incoraggiare l’uso dell’occhio precedentemente compromesso.
La decisione di prescrivere il patch e la durata giornaliera del suo utilizzo dipendono dalla gravità dell’ambliopia e dalla risposta del bambino al trattamento. Generalmente, il trattamento inizia con periodi brevi, che possono variare da poche ore a tutto il giorno, e si aggiusta in base ai progressi osservati. È fondamentale un monitoraggio regolare da parte di uno specialista oftalmico per valutare l’efficacia del trattamento e apportare eventuali modifiche.
Quali sono le potenziali conseguenze se non li si usano quando prescritti?
Al di là delle situazioni che possono portare ad una parziale o totale perdita della vista nell’occhio ambliope, ci sono altre potenziali conseguenze che derivano da un uso improprio dei patch.
Prima tra tutti lo sviluppo della visione binoculare, ovvero la capacità di utilizzare entrambi gli occhi per percepire la profondità e apprezzare la tridimensionalità degli oggetti, che si completa solamente se entrambi gli occhi funzionano correttamente e in modo coordinato. L’ambliopia non trattata compromette questa capacità, rendendo difficili attività che richiedono una buona percezione della profondità, come guidare, praticare sport o semplicemente valutare la distanza degli oggetti.
Non bisogna poi sottovalutare il fatto che l’uso predominante di un solo occhio, a discapito dell’occhio ambliopico, può portare a una dipendenza eccessiva dall’occhio sano. Questo non solo pone l’occhio dominante a un rischio maggiore di affaticamento visivo ma, in caso di lesioni o malattie che colpiscono l’occhio funzionale, può lasciare l’individuo con una visione gravemente compromessa.
Inoltre, i bambini con ambliopia non trattata possono incontrare difficoltà non solo in termini di capacità visive, ma anche a livello socio-emotivo. La consapevolezza di avere una vista limitata rispetto ai coetanei può influire negativamente sulla loro autostima e sullo sviluppo delle abilità sociali. Questo può portare a difficoltà nell’apprendimento, nello sport e in altre attività di gruppo, isolando ulteriormente il bambino.
Infine, se l’ambliopia viene diagnosticata e trattata solo in età adulta, le opzioni terapeutiche e le possibilità di recupero visivo completo sono significativamente ridotte rispetto all’infanzia. Sebbene alcuni trattamenti possano ancora offrire miglioramenti, il processo è generalmente più lungo, più complesso e meno efficace.