Il trattamento tempestivo dell’ambliopia, una condizione comunemente nota come “occhio pigro”, rappresenta un elemento cruciale nel garantire il miglior esito visivo possibile per il piccolo paziente. Questa condizione si caratterizza per una ridotta acuità visiva in un occhio che non ha seguito lo sviluppo lineare e previsto durante le prime tappe della vita del bambino per una serie svariata di cause, alcune delle quali congenite.
Si tratta di una patologia che può essere trattata in maniera efficace purché si riesca ad intervenire nelle prime fasi di vita e preferibilmente non oltre i 5 – 6 anni di vita [fonte: ospedalebambinogesu.it]: grazie ad un trattamento mirato si può godere di una serie di vantaggi nel medio e nel lungo periodo.
Miglioramento delle capacità visive
Il beneficio più immediato del trattamento tempestivo dell’ambliopia è il miglioramento significativo dell’acuità visiva nell’occhio ambliope. L’intervento precoce, infatti, sfrutta il “periodo di plasticità” nei primi anni di vita, durante il quale il cervello è più ricettivo ai cambiamenti e può quindi adattarsi meglio al miglioramento della funzione visiva.
Il trattamento tempestivo favorisce lo sviluppo di una buona visione binoculare, ovvero la capacità di usare entrambi gli occhi insieme in modo coordinato; si ricorda che una visione binoculare efficace è essenziale per la percezione della profondità e per svolgere attività che richiedono una buona coordinazione occhio-mano.
Prevenzione di complicazioni a lungo termine
Non bisogna sottovalutare il fatto che, senza un trattamento adeguato, l’ambliopia può condurre a una perdita visiva permanente: a maggior ragione, l’intervento precoce previene questo esito, promuovendo lo sviluppo di una vista normale (o quasi normale) e riducendo significativamente il rischio di disabilità visiva a lungo termine.
L’ambliopia non trattata può aumentare il rischio di sviluppare altre patologie oculari in età adulta: inoltre, poiché l’occhio ambliope è spesso usato meno, può diventare più suscettibile a lesioni o traumi, dato che l’occhio non ambliope viene preferito nelle attività quotidiane, aumentando così il rischio di perdita visiva nell’occhio sano e lasciando il paziente con poche opzioni visive.
Al tempo stesso non bisogna dimenticare che l’ambliopia nei bambini può comportare anche problematiche legate alla posizione che viene assunta per compensare il deficit visivo: non è raro che i piccoli con sindrome dell’occhio pigro non trattata assumano dei “vizi posturali” per tentare di vedere al meglio delle proprie capacità oculari. In questo senso è importante porre attenzione a segnali come la posizione della testa, l’inclinazione del capo o del busto in specifiche condizioni.
Aumento del benessere del bambino
Tra i vantaggi di intervenire tempestivamente per trattare l’ambliopia c’è un miglioramento complessivo del benessere del bambino: infatti, sebbene il piccolo possa non lamentare una condizione di disagio visivo, una volta ripristinate le condizioni standard potrà giovarsi di un’acuità visiva pari a quella dei propri coetanei.
È essenziale tenere presente che l’ambliopia, soprattutto quando non è correlata ad altre patologie come lo strabismo, è una condizione dalla quale i bambini possono guarire totalmente. Infatti, sebbene il rischio di recidiva [fonte: msdmanuals.com] esista, è opportuno sottolineare che questo avviene in casi rari e che possono essere comunque prevenuti attraverso i controlli periodici ai quali i bambini ex ambliopi si possono sottoporre con cadenza regolare.
Infine, non bisogna sottovalutare come il trattamento occlusivo per curare la sindrome dell’occhio pigro possa causare, in minima parte, una sensazione di imbarazzo nel bambino: infatti, i coetanei potrebbero sottolineare la differenza del piccolo per via dell’uso della benda o del patch, o fare domande alle quali non riesce a rispondere provocando una generale sensazione di malessere. Con il trattamento tempestivo della ambliopia è possibile intervenire su bambini di un’età in cui non sono ancora soliti fare confronti.