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Consigli per motivare tuo figlio ad indossare i cerotti occlusori

Il trattamento dell’ambliopia attraverso i cerotti occlusori richiede costanza e impegno, tanto da parte dei piccoli pazienti quanto dai genitori che sono chiamati a supportare e motivare i bambini ad indossare, di buon grado, i patch. Di seguito alcuni consigli pratici a supporto dei genitori che sono alla ricerca di soluzioni coinvolgenti e divertenti per aiutare i propri figli ad indossare i cerotti occlusori.

Conoscere gli ostacoli per poterli superare insieme

Per poter supportare al meglio il bambino nell’uso continuativo del cerotto occlusore bisogna prima comprendere quali possano essere i principali ostacoli o “obiezioni” che il piccolo potrebbe portare avanti.

Non bisogna sottovalutare come, dal punto di vista psicologico, l’obiezione principale dei bambini riguardi spesso la percezione di sé e la conseguente interazione con i coetanei. Indossare un cerotto oculare può far sentire il bambino “diverso” o esporlo a domande e, in alcuni casi, a commenti negativi da parte degli altri bambini, provocando sentimenti di imbarazzo, insicurezza o inadeguatezza.

Un’altra sfida significativa è la resistenza al cambiamento, comune in età pediatrica. I bambini possono mostrarsi riluttanti ad adottare nuove routine, specialmente quando queste includono elementi percepiti come limitanti o scomodi. La mancanza di comprensione del motivo per cui devono sottoporsi a questo trattamento può aumentare la loro resistenza, rendendo difficile per i caregiver ottenere la loro cooperazione.

La paura del dolore o del disagio, sia reale che preventivo, rappresenta un ulteriore ostacolo. Infatti, sebbene l’applicazione del cerotto non sia dolorosa, alcuni bambini possono temere che lo sia, o possono preoccuparsi che la rimozione del cerotto causi una sensazione di fastidio.

Infine, l’ostacolo dell’abitudine e della routine quotidiana può essere difficile da superare: per i bambini impegnati in attività scolastiche, sportive o sociali, trovare il momento opportuno per indossare il cerotto senza interferire con queste attività può sembrare problematico. La sfida per i genitori è quindi duplice: devono non solo convincere il bambino dell’importanza del cerotto per il suo benessere visivo, ma anche integrare questa terapia nella vita quotidiana del bambino in modo armonioso e meno intrusivo possibile.

 

Creare uno storytelling positivo

Una delle tecniche più efficaci per motivare i bambini all’uso del cerotto oculare è trasformare questa esperienza in un’avventura o un gioco. Raccontare storie in cui il cerotto diventa un superpotere o l’accessorio speciale di un eroe può aiutare i bambini a vedere il patch sotto una luce positiva.

La narrazione può essere personalizzata in base agli interessi del bambino, rendendo il processo più coinvolgente e divertente. Ad esempio, se il piccolo paziente è un maschietto si può pensare di costruire delle avventure di un giovane supereroe con una benda sull’occhio, oppure di un pirata che solca i mari insieme ad una ciurma di…peluche.

Se invece è una bambina a dover indossare i cerotti occlusori si può ipotizzare che i patch siano degli accessori magici, regalati da una fata speciale o da una regina delle nevi per rendere la vista della piccola protagonista ancora più acuta. In questo caso si può accostare il cerotto ad un vero e proprio accessorio, quale una corona, un bracciale o una collana.

Preparare insieme delle risposte per i coetanei

È cruciale fornire al bambino degli strumenti comunicativi efficaci, supportandolo nel formulare delle risposte semplici ma assertive da utilizzare quando interrogato sul suo cerotto. Questo approccio può aiutare a ridurre l’imbarazzo e a rafforzare la sua autostima.

I genitori e i caregiver possono giocare un ruolo attivo in questo processo, simulando in maniera giocosa con il bambino i possibili scenari e domande che potrebbero emergere in ambiente scolastico o ludico, come “Perché indossi quel cerotto?” o “C’è qualcosa di sbagliato nel tuo occhio?“. L’obiettivo è fornire al bambino risposte concise che spieghino la funzione del cerotto in modo positivo, come “Il mio occhio sta facendo un esercizio per diventare più forte“, trasformando potenziali momenti di vulnerabilità in opportunità di empowerment. Questa preparazione non solo aiuta il bambino a sentirsi più sicuro nel dialogo con i pari, ma incoraggia anche una maggiore accettazione sociale del cerotto, promuovendo un ambiente più inclusivo.

Favorire il dialogo per comprendere un eventuale disagio

Favorire un dialogo aperto ed empatico è essenziale per comprendere e alleviare l’eventuale disagio che il bambino può provare nell’uso del cerotto oculare. È importante che i genitori e i caregiver si impegnino in conversazioni regolari con il bambino, invitandolo a esprimere le sue emozioni, paure e preoccupazioni riguardo al trattamento.

Ascoltare attivamente e senza giudizio consente al bambino di sentirsi supportato e compreso, elementi cruciali per la sua accettazione e cooperazione nel processo terapeutico. Questo dialogo costante offre anche l’opportunità di identificare specifiche fonti di disagio, sia esse fisiche, sia emotive, come la paura del giudizio da parte dei coetanei. Comprendere la natura esatta del disagio è il primo passo verso la ricerca di soluzioni condivise, che possono includere l’adozione di strategie per rendere il cerotto più confortevole o l’elaborazione di risposte ai possibili commenti negativi.